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Visualizzazione dei post da giugno, 2016

Incertezza

La maggior parte delle volte che la vita mi chiede di fare un passo in avanti spesso è proprio quando non ho alcuna certezza a portata di mano. Dentro di me so so che è arrivato il momento di un cambiamento ma, guardando il bivio che ho di fronte , non riesco a scorgere nessuna direzione rassicurante... Quante volte è capitato anche a te? La buona notizia è che, per fare quel passo in avanti, non hai bisogno di conoscere esattamente dove ti porterà la strada, hai solo bisogno del coraggio di intraprenderla . La cattiva notizia è che, se tale coraggio manca, rischi di permanere eccessivamente nelle situazioni del passato anche quando non sono più adatte a te, sviluppando paure e vittimismi . Lascia che te lo ricordi: l'incertezza è parte attiva dell'equazione della vita. Non parlo di incoscienza, di trascuratezza o di superficialità, parlo di infiniti e misteriosi intrecci che l'universo tesse intorno a te e che devi essere sempre pronto a ricevere. Il bello de

Meditazione attiva

Di fronte al dolore molti di noi tendono a scappare o ad opporsi. Una malattia diventa qualcosa da sconfiggere, un ostacolo diventa qualcosa da abbattere, un nemico diventa qualcuno da vincere. Andare "contro" il dolore e la frustrazione, tuttavia, non porta a niente di buono. Anzi, il rischio è che il problema diventi ancora più grande perché si nutre della tua energia di opposizione . Quando ho un sentimento di frustrazione, causatomi da un qualunque intoppo, ne approfitto per fare "meditazione attiva". Meditazione attiva significa stare con quello che c'è, senza combatterlo . Per esempio, l'altra notte ho dormito poco e male, e al mattino avevo mal di testa e il respiro contratto per il dolore. Stava per partire un automatismo mentale del tipo "ecco, ho mal di testa, sono stanca, addio programmi giornalieri e benvenuto stress...!", insomma un misto di lamentela e pensieri incontrollati. Invece, ho fermato sul nascere la lamentela e il

Ciò che cresce nell'invisibile

L'anima, il sé più grande, sa come fiorire: interra nell'oscurità  il seme di ciò che sarà; lo nasconde nel buio, nel freddo, nel vuoto, in ciò che è sgradevole. E poi attende. Non soffoca il seme con l'aspettativa o con il giudizio, né preme affinché cresca più veloce.  Semplicemente lo lascia riposare, protetto , nascosto dalla luce. Poi,  appena la stagione lo permetterà, appena il sole sarà alto in cielo, da quel seme scaturirà un germoglio, dal germoglio una pianta, dalla pianta un albero. Accade così, allora, che da un abbandono nasca un nuovo rispetto di sé; da un amore sofferto derivi la voglia di vivere in pieno; da una malattia scaturisca una visione più amplia .   Nuove dimensioni sono rese possibili proprio quando lasciamo a ciò che fa "male", a ciò che è pieno di ombra, il compito di  fertilizzare nuove consapevolezze .  Certe rinascite, certe vittorie, se guardi bene, sono possibili solo grazie alle cadute. Ciò, tuttavia, non sempre acca

Predatori

Non tutti sono in grado di aspettare i tempi della maturazione. Alcuni non hanno la pazienza, l'amore e la dignità di prendersi cura di ciò che cresce . Cercano invece risultati veloci o vanno nei campi altrui per rubare i frutti coltivati da altri. È un espediente che a lungo andare li lascerà più deboli e meno intelligenti, ma non riescono a comprenderlo, perché hanno la fretta e la superficialità di chi vuole tutto nell'adesso. Vivere di riscontri immediati e guadagni istantanei significa cercare di imbrogliare la vita, ma la vita in realtà non si fa mai imbrogliare: a costoro, nonostante le apparenze, non è data la possibilità di godere ed essere nutriti di ciò che hanno predato, perché nel profondo sanno di non meritarlo. Rifiutando il processo della crescita – quel processo che deriva dal coltivare e far maturare i propri frutti – essi non possono morire e rinascere a nuova vita, ma restano prigionieri di quello che sono, eternamente uguali a se stessi , senza pote

La Legge dello Specchio

La "Legge dello Specchio" in sintesi afferma: ciò che ti irrita negli altri è ciò che non vedi di te . Ogni tanto qualcuno mi fa innervosire e, ripensando alla Legge dello Specchio, mi chiedo: anch'io mi comporto come lui ma non me ne rendo conto? Ma a volte, pur cercando bene, non trovo corrispondenza. E in effetti certi atteggiamenti non mi appartengono... ma solo perché li ho talmente soppressi e giudicati , messi a tacere e rinchiusi in un angolo molto ben nascosto del mio "io", che li ho privati di qualunque possibilità di libera manifestazione! Voglio ricordarti, amico che mi leggi, una strana dinamica: quando qualcosa ci fa male, cerchiamo di non vederla. Ecco che, se un aspetto di noi ci sembra "brutto e cattivo", cerchiamo di nasconderlo. E a volte lo nascondiamo così bene, che dimentichiamo di averlo e, anzi, impariamo a comportarci all'opposto. Alla luce di ciò, la Legge dello Specchio andrebbe enunciata così:  ciò che ti irrita

La formula ACE

Cè una formula molto importante per il benessere fisico e mentale: la formula ACE . No, non si tratta della famosa bevanda. Si tratta, invece, di un acronimo per tre elementi che considero fondamentali: Autenticità, Cibo, Energia. A parte che ciascuno di questi elementi richiederebbe un blog a parte, vediamo di riuscire a fare un riassunto! Autenticità Quello che siamo non sempre corrisponde a quello che pensiamo di essere ... Cogli la differenza? Essendo condizionati dalla famiglia e dalla società, troppo spesso mettiamo da parte le nostre autentiche inclinazioni per sposare logiche che non ci appartengono. E, se all'inizio questo ci fa vivere nella frustrazione, a un certo punto ci conduce alla dimenticanza di ciò che l'anima desidera davvero! Autenticità significa contatto prima di tutto con se stessi . Per molti di noi si tratta ancora di una terra sconosciuta, di cui si ignora praticamente ogni parte. Ma anche questo è un punto di partenza e l'unica cosa che ri

Cosa ci aspetta dopo la morte?

Sull’aldilà vi sono numerose ipotesi. Le più gettonate sono: 1) L’aldilà non esiste 2) Esiste ma da quel luogo non si torna 3) Dall’aldilà si torna (con la reincarnazione). Alcuni credono in vie di mezzo, come al fatto che dopo la morte sopravviva nell'aldilà una qualche parte energetica di noi, ma non tutta la personalità, e dunque sono "preoccupati" in un certo senso di perdere il loro "io" . Altri ancora sono semplicemente angosciati dal concetto stesso di morte e, se potessero, comprerebbero l'immortalità. In mancanza di questo, fanno di tutto per non pensare alla morte e rincorrono ogni elisir di lunga vita, costi quel che costi. Quanto a me, la morte non mi preoccupa. Almeno, non più di tanto. Ho avuto dei viaggi astrali, distaccandomi dal corpo fisico, e ho anche "incontrato" entità disincarnate, quindi la possibilità che si sopravviva alla propria parte materiale per me è qualcosa di concreto. Ma se anche tutto questo fosse stato il





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