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Innamoramento

Quante volte ci siamo innamorati di qualcuno... e quante volte abbiamo scoperto che eravamo "invaghiti" della maschera che costui ci presentava e non del suo vero volto? Sia che la maschera fosse stata indossata con premeditazione, sia con "buona volontà", in ogni caso alla fine abbiamo dovuto prendere atto che la realtà aveva un sapore decisamente più amaro...

Quando parlo di innamoramento, non mi riferisco all'amore, ma proprio a quella sensazione che ti fa sognare a occhi aperti, che ti fa pensare in continuazione all'oggetto del tuo "cuore", e che ti dà una incredibile forza e vitalità, al punto che potresti né dormire né mangiare.

L'innamoramento è una vera e propria droga, tale che alcuni cercano di assumerne in continuazione, e in questo fuggono dall'amore e dalla sua realtà, precipitando negli intricati burroni del mondo delle maschere. Non è tanto diverso da certe altre dipendenze, come quelle dal cibo o dai videogiochi: ci dà un apparente sollievo immediato e noi tendiamo a ricercarlo in modo compulsivo.

Caro navigante che mi leggi, occorre che tu prenda coscienza di due fattori molto importanti.

Primo fattore: l'innamoramento non è causato dall'altro, dall'esterno, ma solo da te stesso.

Lo so, la maggior parte delle volte ti sembra che non sia così, che non sia tu a decidere/creare/scegliere un bel niente, ma che il colpo di fulmine accada e basta.
Ma questa è solo la superficie. Se scavi un po' più in profondità, scoprirai ben altro...

A ben scavare, infatti, ti accorgerai che in te c'è un bisogno di fusione, di unione.
Questo bisogno è naturale, perché la ferita della separazione - e il conseguente desiderio di guarirla - è una ferita archetipica, che riguarda non solo genitori e figli, e coppie di amanti, ma la stessa umanità nei confronti della realtà in cui vive e che sente separata da sé.

Quando incontri ciò che sembra soddisfare il tuo bisogno di sentirti unito con l'altro (e spesse volte è un processo totalmente inconscio), ecco che scatta l'innamoramento. Si tratta, dunque, di qualcosa che dipende da te, dipende da quanto e da come il tuo bisogno di fusione è impiantato dentro di te.
E quando accade... cominci a sentirti meglio, a respirare euforia... e non importa se l'economia crolla, sul lavoro ti insultano o qualcuno ti fa un'ingiustizia, tu cominci a vivere in un'altra dimensione e tutto il resto diventa insignificante.

Fai un piccolo esperimento: comincia a occuparti di te, impara ad amarti, a essere te stesso la forza e l'energia che vai cercando nel mondo per completarti. Accadrà che certe persone (o tipologie di persone) di cui prima ti innamoravi, ora non ti fanno più alcun effetto. Il punto è che tu sarai cambiato, quindi è cambiato il tuo innamorarti... Lo vedi? Sei tu a dirigere la freccia di Cupido!

Secondo fattore: l'innamoramento non basta per sapere se una persona è adatta a te, anzi può essere fuorviante.

Accade non di rado che ti innamori proprio di chi non puoi amare e/o non può amarti... perdendoti appresso a persone che, alla fine dei conti, sono le meno adatte per progettare un futuro, e talvolta anche un presente!
Come mai?
Uno psicologo, riprendendo le tematiche prima accennate, direbbe che stai cercando di risolvere una ferita rimasta aperta (quella della separazione) e che quindi inconsciamente cerchi e ripeti il "dramma" per imparare a superarlo.

Uhm, ok, allora come si supera?
Sapere non basta; bisogna passare all'azione. E qui torniamo all'esperimento accennato prima: occupati di te, sii presente per te, sostieni e coltiva te! Riempi da te e in te quell'antica ferita ancestrale!
Questo processo, chiaramente, è dinamico e in continua evoluzione, ma è l'unico che purificherà il tuo innamorarti.

Il bisogno di fusione non può essere soddisfatto dall'altro. Sarebbe come ammettere che l'esterno ti porta completezza, cioè che esiste un esterno da cui "dipendere" per essere felici! E l'anima ben lo sa! Dunque essa cospira affinché tu ti accorga che l'altro è solo un mezzo, solo uno specchio, e non certo la soluzione al tuo problema della separazione!

Questo specchio ti invita a guardare dentro te stesso per trovare quella parte che hai difficoltà ad accettare, ad amare o semplicemente a riconoscere come tua. Quando l'avrai accettata e integrata (sì, ancora una volta, occorre unirsi dentro di sé!) allora smetterai di innamorarti dell'altro fuori di te, di ciò che sembra diverso e necessario per farti sentire completo.
Sentirai di essere già completo dentro di te, quindi già "innamorato", e finalmente sarai libero di amare... e nessuna maschera potrà crearti illusione o delusione.

Ma finché questo non accade, devi stare molto accorto, se ti "parte" l'innamoramento per qualcuno. Certo, vivi pure l'esperienza e godine sino in fondo, ma non prendere nessuna decisione importante o rilevante sino a quando l'innamoramento non sia passato, o perlomeno non abbia affrontato il vaglio del tempo.

Abbi la coscienza che stai vivendo in uno stato alterato. Durante l'innamoramento sei letteralmente drogato dalla sensazione di fusione, dall'illusione di aver trovato una persona che ti completa. Ma questo non potrà durare a lungo, e sarà la tua stessa anima a cercare modi per rompere l'incantesimo (anche spingendoti a innamorarti proprio della persona "sbagliata"), perché non c'è nulla di evolutivo nel credere che ci sia un altro a completarci, a salvarci, a farci sentire speciali.

Caro navigante, non voglio confonderti, né allontanarti dalle delizie dell'innamoramento, ma solo farti capire che esistono delizie ancora più grandi: quelle che puoi provare attraverso la tua stessa anima quando apri gli occhi e scopri che nulla è separato da te. A quel punto non sai che fartene dell'innamoramento, delle dosi che stordiscono e alterano la visione, della sua pretesa di prendere e di possedere.

Ma nel frattempo occorre che tu sia sveglio e riconosca gli strumenti usati dall'universo per farti avanzare, senza scambiarli per la meta...
La meta è dentro di te, da nessun altra parte.





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