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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

Ostacoli e riti di passaggio

Pulizie di primavera iniziate. Iniziati nuovi intenti. Nuove azioni. Nuove incertezze. Nuove possibilità . E nuovi ostacoli! E' mai possibile che ogni volta che "alzo" la mia vibrazione in direzione di un cambiamento, gli ostacoli si concentrano e si appiccicano come insetti sulla carta moschicida? Ahimé, non solo è possibile, ma anche abbastanza prevedibile! Mi spiego meglio... Se stiamo attualizzando un cambiamento e scalpitiamo per abbeverarci alla nuova energia, ma allo stesso tempo ce ne capitano di tutti i colori , potremmo essere indotti a pensare che la serie di intoppi sia una specie di cartellonistica con sopra scritto "strada sbagliata"! Attenzione: non sempre è così! Quando siamo pronti per vivere una nuova frequenza di realtà, ciò che accade è che veniamo messi alla prova . Veniamo, cioè, portati nello spazio-tempo delle iniziazioni , dei riti di passaggio. In certe antiche culture, quando la bambina era pronta a diventare donna o il ragazzo

Pulizie di Primavera

Sono entrata in uno strano periodo di cambiamento . Dico "strano" perché mi porta ad abbandonare (e spesso tutto a un tratto) valori e scelte che consideravo scontati, immutabili, e che d'un tratto invece non sembrano più così interessanti. Ho voglia di mettere via oggetti che più non uso, di fare spazio negli armadi, e nello stesso tempo di fare spazio anche nella mia mente e nel mio cuore. Se mi oppongo a questa "spinta di rinnovamento", mi deprimo o mi ammalo. Oggi qualcuno mi ha chiesto: "Cosa stai facendo in questo periodo?" "Sto facendo spazio" ho risposto. "In che senso stai facendo spazio? Spazio per vedere nuove persone? Spazio per che cosa?" "Voglio far spazio per qualcosa che ancora non c'è, ma non ho idea di cosa si tratta". La mia risposta non sembra aver dato granché di soddisfazione. Eppure sento l'urgenza di liberarmi delle vecchie valigie (voi no??), valigie fatte di cose, di credenze e

Buttarsi consapevolmente dentro l'abisso

Ogni tanto qualche "sapientone" mi fa notare che "la mente è un principio superiore" rispetto alle emozioni. E me lo fa notare soprattutto se gli racconto dei lavori emotivi che sto facendo per contattare la rabbia e lasciarla essere "allegramente" così come vuole essere, il che suscita evidentemente un certo grado di preoccupazione, per non dire disapprovazione. Le frasi più gettonate che mi sento dire? Queste: "Le persone spirituali non si lasciano governare dalla rabbia", "Così alimenti l'energia della rabbia nell'ambiente", "Bisogna sacrificare i propri impulsi per costruire l'armonia attorno a sé, sennò la personalità prende il sopravvento sull'anima" e così via.  E tutto questo solo per aver manifestato, a gran fatica, un po' di emozioni rabbiose. Parliamoci chiaro: la repressione delle emozioni è dietro l'angolo, e non c'è niente di più dannoso per la salute e soprattutto di più efficace

Percorsi

Avere un atteggiamento di ascolto nei confronti degli altri, non implica mettere l'ascolto di sé in secondo piano.  Ognuno di noi ha il suo percorso , che è suo soltanto. Nel momento in cui cerca di adeguarlo ai tragitti degli altri, rischia di pervertirlo in altre nature, di allontanarsene. L'Anima conosce ciò di cui ha bisogno per crescere, ed è proprio lì che ci spinge, attraverso i desideri, la gioia e il senso di pienezza che proviamo quando la direzione è riconosciuta e intrapresa.  Ma ascoltare l'anima non è semplice, se il suo tempio terreno - il corpo - è intossicato da cibi fisici, emotivi e mentali, e da atti mancati o che non esprimono la nostra essenza. Per fortuna, ci viene in aiuto la malattia, metafora di una verità inespressa che chiede di essere riconosciuta e integrata. Un invito a fermarsi, per correggere la rotta in direzione di noi stessi. Portare luce significa accendere il lume della coscienza, che è ben più che "capire" con la me





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