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Il potere dei confini

Donna, ti esorto, impara a essere amore.
Non assecondare i canoni di una cultura che ti vuole frustrata, aggressiva, debole, dipendente.
Lo so, non è semplice. Il tuo cuore e la tua carne sono stati maciullati troppe volte, spesso in modo occulto. Già da quando eri bambina, hai dovuto imparare a far tacere la voce del tuo cuore, a farti spazio in un mondo che impone di ubbidire, non di crescere nell'essenza della tua forza.

Donna, io ti amo, e per questo oggi voglio condividere con te due consigli che possono aiutarti a essere nell'amore di te e degli altri.
Qualcuno dirà che è strategia. Occuparti del tuo giardino, difenderlo da ciò che lo rovina o che può calpestarlo, non è strategia. Ma quando non fai nulla per curare e proteggere il tuo giardino, è a te stessa che devi rivolgere il tuo biasimo. Perché tu hai il potere di mettere dei confini.

Primo suggerimento...

1) Donna, aspetta sempre prima di concederti a un uomo.

Lo so, a volte la passione arriva improvvisa, e tu non resisti nel voler partecipare a una danza dove tutti i sensi sono coinvolti. Il tuo piacere è sincero, la tua luce scorre fluida, e lui sembra proprio un principe azzurro. Perché mai aspettare, allora?

La risposta è nella diversità fra uomini e donne. In genere, le forze che spingono un uomo verso una donna sono diverse da quelle che spingono una donna verso un uomo. Come il giorno e la notte, o il sole e la luna, uomini e donne sono due mondi con codici, intenti e qualità diverse, se pur complementari. Eppure, cara donna, quando arriva il momento di "incontrarti" con lui, tu dimentichi questa diversità.

Prima diversità: l'uomo non tiene molto da conto le parole, sia quelle che ascolta, sia quelle che dice egli stesso. La sua natura lo porta ad avere "rispetto" solo dei fatti. Hai mai notato, ad esempio, come un tuo "No" venga spesso ignorato, e come sia più ascoltato se invece di pronunciarlo lo "agisci"?
Pur di avvicinarsi a te, lui trova naturale e perfettamente etico inscenare spettacolari discorsi, anche se scollegati dalla sua realtà. Ma tu, essendo donna, e quindi amante della comunicazione e delle parole, gli darai più attenzione di quella che merita.
Ricorda, mia cara: attendi solo i fatti.
Questo non significa che tu non possa godere di qualche bella parola, e ben vengano lusinghe, giri di mente e viaggi sulla luna: ogni tanto si ascolta sempre volentieri una buona fiaba davanti al caminetto. Ma siano solo i fatti ciò su cui basi la tua scelta.

Seconda diversità: quando ti concedi, tu perdi lucidità e ti senti spinta a rimanere nel legame, mentre per lui è esattamente l'opposto.
Tutto ciò che è in te, infatti, da quel momento in poi si attiva per farsi piacere sempre più quell'uomo, indipendentemente da ciò che egli poi si rivela essere.
Ciò è parte del modo in cui ami: al contatto e al piacere fisico associ l'amore. E in questa tua tendenza si nasconde una grande forza, un grande dono che fai alla vita e che nessun uomo può capire veramente fino in fondo. Un dono che devi usare con responsabilità.
Attenzione, quindi, prima di concederti a un uomo: sappi che poi ti sentirai energeticamente legata a lui, in un modo o nell'altro.

Molti mi chiedono: "E dove la metti la libertà di due adulti che si scelgono? La passione, l'intesa, la spontaneità?"
Scusate… ma quale libertà? Quella di "fare ciò che ci piace"? Ah, poveri illusi!
Ogni giorno noi, uomini e donne, veniamo "portati a spasso" dalle nostre emozioni e compulsioni, alle quali ubbidiamo come cagnolini… ma di fronte a una "passione amorosa" (che è centomila volte più potente dell'impulso a mangiar dolci, a comprare cose inutili o a reagire a qualcuno che ci insulta), non ci facciamo venire il minimo dubbio che di "cosciente", di scelta, di libertà… ci sia ben poco.
Io non vedo adulti, non vedo libertà, non vedo passione, non vedo intesa, non vedo spontaneità… Vedo solo un gran calderone di emozioni che si amplificano per risonanza, frutto perfetto di una società narcisistica che ben poco valore dà ai sentimenti e ai rapporti umani.
Per questo dobbiamo ri-educarci, per questo dobbiamo procede cauti.

Donna, quando aspetti prima di concederti a un uomo, ti proteggi da te stessa prima ancora che da lui.
Ti proteggi da tutto un mondo di reazioni, di illusioni, di impalcature emotive, di pulsioni automatiche e consumistiche… che spesso ingarbugliano la coscienza, invece di esaltarne la visione!
E questo vale non solo per i rapporti ma, in generale, per ogni situazione dove ci sentiamo "spinti fortemente" verso qualcuno o qualcosa di cui sentiamo aver "bisogno". Aspettare (a frequentare, a comprare…) è la chiave per difenderci dal nostro "non esserci", per andare oltre le "apparenze", per scoprire il valore autentico di qualcosa.

Se la donna tende a perdere la sua obiettività dopo l'atto sessuale, per l'uomo, come ho già accennato, è l'opposto. Egli in genere è meno lucido durante la "caccia": di fatto, in preda al demone della passione, facilmente può entrare in uno stato di confusione e perdere il suo centro razionale. Egli allora è in grado di inscenare l'inverosimile – è più forte di lui – e di fingere tutte le possibili parole e atteggiamenti. Ho visto "innamorati" apparire davvero in un modo e poi rivelarsi altro, al di là di ogni umana concezione.

All'opposto della valenza femminile, l'uomo recupera lucidità ed energia una volta che ha appagato il suo istinto sessuale. Ma quando questo accade troppo velocemente, sarà una lucidità "maschile", personale, egoistica, non maturata nell'ottica della coppia. E in questo è sostenuto dalla sua biologia che lo vuole pronto a "espandere" il territorio: se rimanesse "imbambolato" solo per una femmina, metterebbe a rischio l'estinzione della specie!

Cara donna, queste differenze vanno comprese, onorate e usate con visione! Se si assecondano in modo automatico e compulsivo, nessuno dei due cresce e i comportamenti rimangono a livello biologico e istintuale. Se invece l'uomo è costretto ad aspettare, perché la donna si prende il tempo di scegliere l'essenza, possono verificarsi due cose:

a) Lui si stancherà di aspettare e andrà via.
In tal caso converrai che non è una gran perdita, no?

b) Lui si sforzerà di comportarsi in modo da guadagnare la tua attenzione.
Questo sforzo produrrà un avvicinamento al suo cuore, prima ancora che al tuo. Entrambi Imparerete a conoscervi sul piano delle idee, dei valori. Inoltre egli scoprirà – non solo a livello concettuale ma con ogni parte di sé – che esiste qualcosa di più grandioso al di là dell'istinto animale della mera riproduzione.

Cara donna, se dai per scontato che lui "tenga" a te solo perché ti fa gli occhi dolci, ti infiamma con le sue parole da poeta e saggio, o semplicemente perché "ti fa battere il cuore", ciò denota che sei stata ben programmata da questo sistema culturale a non accorgerti di come funzionano le energie del femminile e del maschile. Quindi non potrai agire quel potere che in quanto donna ti appartiene: il potere di mettere confini e grazie a questo accendere il cuore dell'uomo.

Invece, educata a non amarti e a non amare, accogli un uomo quando ancora non sai se è un mollusco, quando ancora non ti ha dimostrato di valere qualcosa; gli permetti di mettere radici dentro di te prima ancora di aver capito come è fatta la sua energia, perché tu ascolti solo il tuo bisogno di essere amata, e questo ti frega.
Ricorda: strappare via le radici una volta che sono cresciute è più difficile e ciò comporta sempre un vuoto. Meglio evitare che crescano dove non è opportuno!


Ed ecco il secondo suggerimento…

2) Se un uomo è stato capace di farti del male, non dovresti più permettergli di entrare nella tua vita.

Donna, se un uomo ti ha ferito, per noncuranza, mancanza di rispetto, egoismo… se non si è fatto il problema di recarti un danno o un dispiacere, stai pur certa che prima o poi lo farà ancora.
Rifletti: tu spesso stai attenta a essere gentile e a non ferire chiunque, figuriamoci un potenziale partner! Perché allora giustifichi un uomo quando ti manca di rispetto? Pensi davvero di valere così poco?
Donna, ti incontro ogni giorno, a un qualche angolo della strada o del mio cuore, mentre sei abbandonata, ignorata, ferita... ma poi continui a dire: "Povero, non l'ha fatto apposta", "Non era cosciente di sé", "Può capitare a tutti di essere distratti", "Chi sono io per non perdonare?", "Mi ha chiesto così tante volte scusa", "Mi ha detto che mi ama, con le lacrime agli occhi!"
Chi stai ascoltando… i fatti o il tuo bisogno di essere compiaciuta?


Donna, non devi "sforzarti" di seguire questi consigli; ama e amati, e sono certa che li scoprirai dentro di te in modo spontaneo.
Donna, attiva il tuo vero potere: quello di un giardiniere saggio, che amorevolmente seleziona le radici da accogliere, onorando il tempo della crescita!

Quanto al resto, attendo già le numerose email in cui mi darete della "bacchettona"… Ma io continuerò a sperare, anche per voi, in un mondo dove il potere dei confini – che trasforma la materia rendendola sacra, e di cui una donna è portatrice naturale – possa essere restaurato.
Viviamo in una realtà capovolta; molte dottrine esoteriche ben sottolineano la decadenza del periodo attuale, dove i confini sono condannati come divieti, e non come limiti che aiutano a superare se stessi. Così l'individuo crede che libertà sia fare ciò che vuole, e in questo rimane schiavo di un sistema che lo considera utile solo in quanto "consumatore".
Colui che è libero, invece, sceglie i propri confini, e nel delimitare si prende cura e cresce, e in questo supera ciò che egli stesso era, per diventare ciò che sarà.




Commenti

Anonimo ha detto…
Bacchettona!!! :) Scherzo...

Non discuterò la tesi che hai scritto: ho asciugato troppe lacrime di donne "sedotte e abbandonate" per poterlo fare...

Tuttavia, forse mi sbaglio, ma colgo un'impressione: l'umanità maschile che hai conosciuto, ha molto disonorato la categoria temo... E questo mi dispiace.

Manuel
Anonimo ha detto…
Cara Camilla, condivido con Manuel!
Riconosco i tuoi preziosissimi consigli, validi soprattutto nel tempo che stiamo vivendo, fatto di mille maschere, fatto di "usa e getta", fatto di tante falsità che imperano per renderci sempre più "massa" e non persone con la "P" maiuscola.
Ma non mancano anche uomini "seri", capaci di vedere al di là del loro naso, capaci di comprendere quando incontrano non una donna da usare, ma un'altra anima con cui camminare un pezzo di strada insieme... magari tutta la vita!
Come pure esistono anche donne che te le raccomando.....
Io la penso così: viviamo in un mondo "duale", ma questa dualità crea la completezza, come ci insegna il Tao.
Se conserviamo e viviamo in modo puro e sincero le nostre diversità, completandoci a vicenda diventiamo vera espressione del Divino che anima la vita terrena che stiamo vivendo.
Certo non è facile, ma è la nostra natura.
Coraggio e occhio a non farsi ingannare (vale anche per i maschi!)
Buona vita!

Lorenzo.
Camilla Ripani ha detto…
Ciao a tutti, mi spiace aver dato l'idea che gli uomini siano solo una specie "animale". Non era questo l'intento :) Sottolineavo solo come una donna, se vuole scoprire la vera natura di un uomo, debba mettere dei confini, spiegando che questo mettere confini è sensato dal punto di vista delle Leggi della Vita. Anche gli uomini, d'altro canto, devono fare attenzione a donne poco "femminili" cioè non accoglienti, ma mosse da altri intenti. In ogni caso va riconosciuta alla donna la grande capacità magnetica di "amministrare" l'energia di una relazione.

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