Il sacrificio e l'impegno non hanno nulla a che vedere con la sofferenza!
Sofferenza è spegnersi, è rinunciare, è cadere nel vuoto, è sentire le forze venir meno, è scegliere quello che non piace per paura di non meritare di più, è ascoltare tutti tranne noi stessi.
Una società basata sul consumismo e non sul consumo consapevole, sulla quantità e non sulla qualità, ha bisogno che le persone soffrano affinché comprino, in modo compulsivo , "prodotti" per mettere a tacere questa sofferenza. Ha bisogno di persone infelici, irrealizzate, frustrate, che si sentono vittime. Ha bisogno di schiavi. Così potrà sempre "vendere" una soluzione, sia che si tratti di un prodotto farmaceutico sia di una scelta politica. Il "gioco" è sempre quello del "bisogno". Uno schiavo ha sempre bisogno del suo padrone.
Un uomo più è libero più sceglie i suoi doveri, che diventano più grandi man mano che la scintilla della sua anima cresce. La Legge che serve non è più quella della paura ma quella del Cielo. Egli sa costruire per sé e per il mondo attorno a sé. Egli diviene capace di sacrificio, di trasformazione... è un eroe.
Sacrificio è "rendere sacro" (sacrum facere), è progettare, è curare, è amare, è annaffiare le radici di quel che vuole germogliare, è occuparsi di qualcosa che diventerà quello che non è ancora ma che vuole essere, è scalare dei gradini per arrivare più in alto, è accendersi, è mantenere un impegno per diventare sempre più se stessi, è offrire la propria presenza per richiamare maggior luce.
Lo schiavo non è capace di sacrificio e di impegno, ma solo di sofferenza e di scelte che lo inducono a sentirsi ancora più frustrato. Per questo lo schiavo che è in noi boicotta continuamente ogni progetto legato alla nostra libertà.
Non c'è da giudicare, c'è solo da accorgersi.
Cerca l'eroe che è dentro di te, invece, e metti lui alla guida del tuo Viaggio... Sappi, però, che per trovarlo non puoi continuare a percorrere la via della sofferenza, quella ti ha portato sempre più lontano.
Chi sono io?
Cosa vuole la parte di me più profonda che sogna come se non avesse limiti?
Cosa mi fa provare gioia... nelle piccole cose come nelle grandi?
Conosco i desideri della mia anima?
Prendi nota dei tuoi desideri più profondi, mettiti alla loro ricerca, nutrili. L'eroe si trova da quelle parti; è solo per servire quei territori, infatti, che combatte davvero, che trova il fuoco dentro di sé per attuare il sacrificio della sua inerzia... e così fa crescere un sogno, nutre quello che è armonioso e giusto, per inventare qualcosa di nuovo o farsi ponte tra dimensioni diverse.
Il sacrificio e l'impegno hanno la qualità della realizzazione. E se fino a oggi pensavi che si trattasse del contrario, che tutto questo fosse sofferenza, è perché ti hanno insegnato a credere in questa maniera affinché tu non potessi crescere né imparare a realizzare i tuoi sogni. Perché il sistema vuole che tu resti nel bisogno, nella dipendenza, nel vittimismo, nella paura... nel mondo "che ti è stato messo davanti agli occhi" e che tu hai accettato come "vero".
Sofferenza è spegnersi, è rinunciare, è cadere nel vuoto, è sentire le forze venir meno, è scegliere quello che non piace per paura di non meritare di più, è ascoltare tutti tranne noi stessi.
Una società basata sul consumismo e non sul consumo consapevole, sulla quantità e non sulla qualità, ha bisogno che le persone soffrano affinché comprino, in modo compulsivo , "prodotti" per mettere a tacere questa sofferenza. Ha bisogno di persone infelici, irrealizzate, frustrate, che si sentono vittime. Ha bisogno di schiavi. Così potrà sempre "vendere" una soluzione, sia che si tratti di un prodotto farmaceutico sia di una scelta politica. Il "gioco" è sempre quello del "bisogno". Uno schiavo ha sempre bisogno del suo padrone.
Un uomo più è libero più sceglie i suoi doveri, che diventano più grandi man mano che la scintilla della sua anima cresce. La Legge che serve non è più quella della paura ma quella del Cielo. Egli sa costruire per sé e per il mondo attorno a sé. Egli diviene capace di sacrificio, di trasformazione... è un eroe.
Sacrificio è "rendere sacro" (sacrum facere), è progettare, è curare, è amare, è annaffiare le radici di quel che vuole germogliare, è occuparsi di qualcosa che diventerà quello che non è ancora ma che vuole essere, è scalare dei gradini per arrivare più in alto, è accendersi, è mantenere un impegno per diventare sempre più se stessi, è offrire la propria presenza per richiamare maggior luce.
Lo schiavo non è capace di sacrificio e di impegno, ma solo di sofferenza e di scelte che lo inducono a sentirsi ancora più frustrato. Per questo lo schiavo che è in noi boicotta continuamente ogni progetto legato alla nostra libertà.
Non c'è da giudicare, c'è solo da accorgersi.
Cerca l'eroe che è dentro di te, invece, e metti lui alla guida del tuo Viaggio... Sappi, però, che per trovarlo non puoi continuare a percorrere la via della sofferenza, quella ti ha portato sempre più lontano.
Chi sono io?
Cosa vuole la parte di me più profonda che sogna come se non avesse limiti?
Cosa mi fa provare gioia... nelle piccole cose come nelle grandi?
Conosco i desideri della mia anima?
Prendi nota dei tuoi desideri più profondi, mettiti alla loro ricerca, nutrili. L'eroe si trova da quelle parti; è solo per servire quei territori, infatti, che combatte davvero, che trova il fuoco dentro di sé per attuare il sacrificio della sua inerzia... e così fa crescere un sogno, nutre quello che è armonioso e giusto, per inventare qualcosa di nuovo o farsi ponte tra dimensioni diverse.
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