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Visualizzazione dei post da gennaio, 2011

71. Essere quel qualcosa

Alcune grandi anime si riferiscono alla Terra come alla " scuola dallo sforzo penoso ". Non ci vuole molta immaginazione per capire il perché: l'esperienza umana ci mette costantemente a contatto con i limiti dell'ombra personale e collettiva. L'ombra assume molti nomi, a seconda che la si osservi da vari punti di vista... Tutti sembrano concordi, comunque, quando la si definisce "il male".

70. Pensare positivo o contattare il dolore?

Sull'onda del fenomeno " The Secret " molte persone evitano di lasciarsi andare (giustamente) ai pensieri negativi, ma non si accorgono che allo stesso tempo evitano anche il contatto con il dolore che alberga in loro. Evitare i pensieri negativi non significa che dobbiamo mettere a tacere quella parte di noi che è sofferente e che, invece, ha bisogno di essere riconosciuta! La Legge dell'Attrazione funziona, eccome, in base ai nostri pensieri... in base a  tutti i nostri pensieri , compresi quelli inconsci , spesso fatti proprio dal nostro "corpo di dolore". Se abbiamo delle ferite che spadroneggiano nel nostro inconscio, saranno queste a mettere in moto la nostra realtà! Ecco allora che un lavoro di contatto con le nostre ombre e di ascolto delle ferite - insomma, di accoglienza di quel che è stato e chiede di essere risanato - è qualcosa che rimane fondamentale. Ma ciò è solo un pezzo del tassello.

69. Desiderio e Volontà

Per "cambiare" non basta il desiderio. Occorre la Volontà. Desiderio e Volontà (e lo scrivo appositamente in maiuscolo) non sono la stessa cosa . Spesso pensiamo di "volere" ma non siamo coscienti, invece, di essere ancora nel desiderio. Siamo abituati a usare il desiderio come motore delle nostre scelte. Ci siamo nati, è uno schema che ci portiamo sulle spalle in termini di configurazione personale e collettiva. Nelle nostre stesse radici come esseri umani, circola la droga del desiderio ed è quindi molto difficile accorgersi di esso e poi andare oltre, attivando nuove risorse.

68. Giorno dopo giorno

Sembrerò banale o superficiale, ma quando mi si chiede "Come si esce dai guai?" io rispondo spesso: "Uscendone". Da una parte, accorgersi delle nostre dinamiche in gioco, dei fattori che condizionano la nostra personalità e lavorare sull'osservazione di sé, rimangono strumenti di base insostituibili . Ma spesso non basta. E' una condizione necessaria - come si dice nelle scienze matematiche - ma non sufficiente.

67. Amore per se stessi

L'amore per se stessi è un percorso che può avere direzioni molto diverse. Uno di questi percorsi ci vede al "centro del mondo", scollegati dall'infinito e dallo spazio che abitano gli altri. Amare se stessi, in questo caso, da una parte diventa fuga dal dolore di essere soli e, dall'altra, distacco (nel senso di allontanamento) dal flusso della vita e dalla sua saggezza presente nel bene e nel male.





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